Garage Collina d’Oro © Museo Hesse Montagnola
Mostra Pop-up
6 settembre 2025 –7 settembre 2025 · Garage Collina d’Oro, Via Sant'Abbondio 44, Gentilino ♿
C’è un tempo che si dischiude lento. C'è un linguaggio invisibile nascosto tra le vene del legno. Una voce lenta, verticale, che attraversa lo spazio. Gli alberi comunicano. Hermann Hesse lo intuisce profondamente: per lui gli alberi sono santuari. E chi sa ascoltarli – dice – scopre la verità.
In questa mostra pop-up ospitata in un’autofficina, spazio dominato da metalli e vernici, trovano spazio le opere di cinque artistə, che, con i lavori esposti, instaurano un dialogo profondo con la natura e con gli alberi. Sandro Pianetti presenta sculture e bassorilievi realizzati con materiali raccolti nel bosco, rielaborati artisticamente con tecniche inusuali, che ne rileggono la forza originaria. Accanto a lui, Marcel Hürzeler – artista radicato a Vernate e scomparso nel 2022 – che, attraverso le sue sculture in legno autoctono, libera la forma nascosta della materia restituendole voce e identità. Il movimento e la percezione della materia sono al centro delle installazioni immersive Roberto Mucchiut e Valentina Pini: attraverso il video come medium esplorano diverse forme di dialogo – talvolta sottili, quasi impercettibili – tra l’essere umano e il mondo vegetale. Infine, Flavia Arzeni ci porta fino alla condizione ultima della materia organica: una morte che genera un processo di molteplici metamorfosi.
In un confronto diretto e potente lo spazio industriale, pregno della presenza umana e in perenne fermento, le opere in dialogo ci invitano a fermarci e a chiederci cosa abbia davvero da dirci la natura, quando smettiamo di parlare e iniziamo ad ascoltare.
A cura di Marcel Henry & Fiona Geuss
Opening: ve 5 settembre 2025, ore 17.00, con aperitivo a offerta libera
Accesso alla mostra: Sa – do 10.30 – 17.30
Ingresso libero, donazione volontaria
BIO
Marcel Hürzeler è nato a Basilea nel 1952. Dopo aver trascorso un periodo in Sud America, si è trasferito a Berlino e negli anni Ottanta è stato comproprietario e chef della Lucky's Pizzeria a Berlino Schöneberg e del Lavandevil a Berlino Charlottenburg. Rientrato in Svizzera all'inizio degli anni '90, ha lavorato come giardiniere in Ticino per oltre 20 anni. Dall'inizio degli anni Duemila, durante il lavoro nei boschi ticinesi, ha raccolto pezzi di legno con cui ha scolpito le sue sculture. Marcel Hürzeler è morto a Coira nel 2022.
Sandro Pianetti (1987, Zugo), artista visivo, vive e lavora a Locarno. Dopo il Bachelor in Arti visive presso l’ÉCAL di Losanna, ha seguito un MAS in Interaction design alla SUPSI. Nei suoi lavori, creati prevalentemente con materiali organici, indaga il rapporto fra essere umano e sistemi di creazione, manifestando un interesse per i processi generativi e trasformativi dei materiali impiegati. Dal 2017 è parte di Sonnenstube (Lugano), e di Markus Zohner Arts Company come interaction designer. Ha esposto a: La Regionale, Lugano (2023); Espace libre, Bienne (2022); Spazio Officina, Chiasso (2022 e 2019); Residenza La Fornace (2018); Oficina Cero, Buenos Aires (2019); Spiegleray, Zurigo (2018); La Rada, Locarno (2018); Sonnenstube, Lugano (2017).
Valentina Pini (1982) ha studiato alla HEAD di Ginevra, all’Accademia di Belle Arti di Vienna e ha conseguito il Master (Scultura) al Royal College of Art di Londra. Recenti mostre includono il Museo Vincenzo Vela di Ligornetto, ArteSOAZZA e So Far, so Close a Pechino. Le sue opere sono state esposte agli Swiss Arts Awards 2024 e, nello stesso anno, ha ricevuto un premio dalla Fondazione culturale UBS. La pratica artistica di Pini ruota attorno alla percezione della materia e mette in discussione la nostra comprensione della realtà materiale e della permanenza delle cose.
Roberto Mucchiut (1960), vive e lavora ad Agra. Artista multimediale e digitale con formazioni in informatica, fotografia e video, musica e sound design. Si interessa al linguaggio fotografico, alla musica elettroacustica, alla video-arte, alle nuove tecnologie e alla loro relazione con uomo, società, natura e scienza. La sua ricerca artistica, centrata sulla percezione dello spazio e del tempo, si muove continuamente tra il mondo analogico e quello digitale, tra la creazione di processi imprevedibili e l’esplorazione dell’improvvisazione come forma di sublimazione del tempo. Collabora con altri artisti, in particolare in ambito performativo per spettacoli teatrali, di danza contemporanea e musicali e sviluppa ed espone progetti personali in ambito fotografico e multimediale.
Flavia Arzeni, docente universitaria, saggista, artista visiva concentra la sua ricerca da molti anni sul rapporto tra letteratura, filosofia e linguaggi visivi. Alla natura e in particolare agli alberi ha dedicato negli ultimi anni disegni, poesie, fotografie e installazioni, sollecitata dagli studi su Goethe e Hesse e dall’insegnamento buddhista che tutto il cosmo è un’unica, grande unità interconnessa.